Matisse: Finestra aperta a Collioure (1905) |
Sei bella — dico alla vita —
è impensabile più rigoglio,
più rane e più usignoli,
più formiche e più germogli.
Cerco di accattivarmela,
di blandirla, vezzeggiarla.
La saluto sempre per prima
con umile espressione.
Le taglio la strada da sinistra,
le taglio la strada da destra,
e mi innalzo nell’incanto,
e cado per lo stupore.
Quanto è di campo questo grillo,
e di bosco questo frutto —
mai l’avrei creduto
se non avessi vissuto!
Non trovo nulla — le dico —
a cui paragonarti.
Nessuno ha fatto un’altra pigna
né migliore, né peggiore.
Lodo la tua larghezza,
inventiva ed esattezza,
e cos’altro — e cosa più —
magia, stregoneria.
Mai vorrei recarti offesa,
né adirarti per dileggio.
Da centomila anni almeno
sorridendo ti corteggio.
Tiro la vita per una foglia:
si è fermata? Se n’è accorta?
Si è scordata dove corre,
almeno per una volta?
Wislawa Szymborska: La gioia di scrivere - Tutte le poesie (1945-2009),
Adelphi Edizioni, Milano 2009, pag. 315 (trad. Pietro Marchesani
Qui il bel post di Rossana Rolando sulla poetica di Wislawa Szymborska
Adoro Wislawa! "Preferisco il ridicolo di scrivere poesie, al ridicolo di non scriverne" ...meraviglioso!
RispondiElimina@Franco Battaglia: sono assai lieta del comune apprezzamento verso la grande Wislawa!
EliminaAdoro questa poetessa.
RispondiElimina@Daniele: e quindi adorazione comune!
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