venerdì 12 novembre 2021

Qui (non) si parla di politica...

Renè Magritte: Il falso specchio, 1928
     Nostra signora si era accorta con rammarico che da tempo nei suoi post non si parlava di politica. Ma non per mancanza di interesse: al contrario gliene importava anche troppo. Le importava tantissimo dell’ecologia e della salvaguardia della Terra (e di questo ogni tanto scriveva), di un’equa distribuzione delle risorse, della giustizia sociale, della lotta alle dittature, del rispetto dei diritti umani, del no all’industria delle armi…
     Il modo di trattare questi temi, o la loro assenza nell’agenda politica italiana e internazionale, la lasciava perplessa e assai triste. Era sconvolta dal destino delle donne afghane, dall’eterna prigionia di Patrick Zaki. Persino della sua città, piena di rifiuti e priva di un progetto di bene comune, non era entusiasmante parlare. 
     Ecco perché preferiva tacere. E pubblicare poesie di Wislawa Szymborska o scritti dell’amata Natalia Ginzburg: in questo grigiore, le loro parole speciali le donavano bagliori di luce e le tenevano compagnia.

2 commenti:

  1. Io diffido della politica attuale, dei bla bla bla che Greta stigmatizza con esatto cinismo. Perché dovrei fidarmi di questa politica? Perché dovrei pensare di farne parte, quando sono una misera pedina che subisce e basta.
    Meglio Wislawa allora. Mille volte meglio allora.

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  2. @Franco: capisco il tuo pensiero e in larga parte lo condivido. Ma una parte di me continua a dire che non mi impegno abbastanza nella polis... Comunque Wislawa, artisti e poeti ci nutrono e ci danno la carica.

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