L'autrice di questo blog, Maria D'Asaro, vive in un'isola ed è affascinata dal mare: mari da sognare, mari da scoprire, mari da solcare...
domenica 19 ottobre 2025
Sicilia bedda? Sembra proprio di no…
venerdì 17 ottobre 2025
Stelle filanti
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Vincent Van Gogh: Notte stellata,1889, penna e inchiostro (museo Shchusev-Mosca) |
mercoledì 15 ottobre 2025
Scongelare i cervelli contro la crisi climatica
lunedì 13 ottobre 2025
Noi, che ...
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L. Alma -Tadema: Ritratto di Anna e Laurense (1875) |
Noi, che combattiamo con pazienza la cocciniglia dalla rosa di cera con i fondi di caffè
Noi, che non gettiamo neppure la crosta di pane, mangiamo yogurt scaduto e le melanzane arripuddute, perché tutto è grazia di Dio
Noi, che lasciamo scorrazzare le formiche, nel pavimento della cucina, almeno per oggi
Noi, che ci consoliamo ascoltando Branduardi, De Andrè e Francuzzo Battiato
Noi, che ricicliamo anche le minuscole pezze per pulire vetri e ogni superficie lavabile
Noi, che siamo disperate per lo scioglimento del permafrost che rilascia il terribile metano e non ci dà affatto una mano
Noi, che abbiamo fatto voto di non usare quasi mai l’auto ma ci sentiamo sole, impotenti e patetiche
Noi, che siamo atterrite per le conseguenze delle guerre sulla salute malferma del nostro pianeta
Noi, oggi siamo felici per il rilascio dei poveri ostaggi israeliani e per la tregua nella martoriata striscia di Gaza. E desideriamo che in futuro nessuna creatura muoia di guerra.
domenica 12 ottobre 2025
10, 100, 1000 piazze di donne per un mondo disarmato
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Oggi a Perugia |
Alcune delle promotrici dell’iniziativa hanno poi oggi partecipato alla marcia Perugia-Assisi (qui notizie su Wikipedia).
(Questa Carta nasce dal confronto tra donne impegnate per la pace in molte città italiane. E’ una presa di posizione collettiva che raccoglie pratiche e pensieri femministi, strumenti per pensare il presente a partire da una politica del disarmo, della cura e della giustizia)
1. La guerra: forma estrema del patriarcato
Le guerre che devastano il mondo non sono un'anomalia, ma la conseguenza ultima di un sistema patriarcale che legittima la violenza come linguaggio e il dominio come unica forma di potere.
Ogni guerra devasta corpi, popoli, territori, animali e ambienti; non distrugge solo vite, ma la possibilità stessa della vita sulla Terra. In questi anni anche i soli conflitti a Gaza e in Ucraina hanno generato impatti ambientali devastanti: milioni di tonnellate di CO₂ emesse in pochi mesi, inquinamento persistente da esplosivi e macerie, distruzione di infrastrutture civili con conseguenze ecologiche a lungo termine. In entrambi i casi, il danno ambientale si somma al disastro umanitario, aggravando la crisi climatica globale.
Oggi il sistema patriarcale che per millenni ha realizzato il “progresso”, utilizzando anche i mezzi più brutali, sembra giunto al collasso e i dispositivi che gli uomini si sono dati per regolare, temperare la logica della forza, non reggono più.
La guerra non è inevitabile: sono i governi, gli eserciti, le industrie belliche a volerla. «Non è il destino o una legge naturale a condannarci alla guerra», scriveva Rosa Luxemburg dal carcere nel 1917, «sono i padroni della terra, i potenti che, per difendere i loro profitti e il loro dominio, mandano milioni al macello. Ma noi abbiamo la forza di opporci, se solo ci uniamo.»
2. La differenza femminista nella critica della guerra
La nostra critica non si limita alla condanna dei conflitti armati: * sottolineiamo la continuità tra patriarcato e guerra, visibile nella volontà di controllo e annientamento dell’altro e - in forma radicale - dell’altra, come testimoniano lo stupro praticato come arma e i regimi che fondano il proprio potere sul dominio dei corpi femminili, in Iran come in Afghanistan; * denunciamo la volontà di sopraffazione in tutte le sue forme e l’alleanza tra poteri armati ed economie predatrici; * smascheriamo la mascolinità militarizzata e l’uso della forza travestita da difesa.
Già Virginia Woolf, nel secolo scorso, aveva svelato il legame tra potere, privilegio maschile e violenza armata riconoscendo alle donne la capacità di immaginare civiltà fondate su altri valori.
Nel 2003, Leymah Gbowee (premio Nobel per la pace nel 2011) ha dato vita in Liberia a un movimento per la pace capace di unire donne cristiane e musulmane in una lotta nonviolenta: preghiera, sciopero del sesso, occupazione degli spazi pubblici. Un esempio potente di dissenso incarnato, attivo, collettivo, radicato nei corpi e nelle relazioni.
A partire dagli anni ’90 del XX secolo, gli studi di Heide Göttner-Abendroth sulle società matriarcali hanno mostrato che la guerra non è un destino inevitabile: comunità senza gerarchie né dominazioni di genere, basate su valori come il prendersi cura, il nutrimento, la mediazione, la nonviolenza - valori universali, per chi è madre e per chi non lo è, cioè per tutti gli esseri umani - costituiscono oggi un esempio concreto di convivenza pacifica e dimostrano come l’estraneità storica delle donne alla guerra possa diventare strumento di trasformazione e giustizia.
È a queste parole, pratiche e visioni che ci ispiriamo: forme di pensiero e immaginazione politica di donne che hanno saputo sottrarsi alle logiche della violenza, e che continuano a offrire orientamento e pensiero per percorsi di pace, giustizia e trasformazione.
3. Disarmare il sistema
L’industria bellica, l’export di armi e la militarizzazione dei territori costituiscono il cuore stesso di un’economia della distruzione. In questo sistema i corpi delle persone vengono ridotti a strumenti da sfruttare o sacrificare a fini economici e militari, i territori diventano scenari di occupazione, le vite semplici numeri calcolabili. A sostenerne la legittimità intervengono narrazioni distorte della sicurezza che normalizzano la violenza e occultano le responsabilità politiche. (continua qui)
venerdì 10 ottobre 2025
Caro papà...
mercoledì 8 ottobre 2025
Siamo sorelle e fratelli in una casa comune...
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Marc Chagall: La vie (1964) |
domenica 5 ottobre 2025
La toponomastica a Palermo: nei nomi storia e identità
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Fig.1 |
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Fig.2 |
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Fig.3 |
giovedì 2 ottobre 2025
Nonviolenza, la politica umana e concreta che ci serve...
Oggi 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, non poteva essere data migliore per l'azione nonviolenta della Global Sumud Flotilla.
Ecco quanto scritto su FB dall'amica Alessandra Colonna Romano:
"Continuiamo a sentire da parte della Presidente del Consiglio e da esponenti del suo governo in riferimento ai membri della Flotilla, la parola "irresponsabili". Sfugge come questi "irresponsabili" siano in realtà persone profondamente "responsabili" in quanto, come la radice stessa del termine suggerisce, "rispondono": a cosa? A due anni di massacri nel silenzio dei nostri democratici governi cercando, con la loro azione, di smuovere le coscienze e far sì che chi gestisce le sorti degli Stati isoli Israele nel suo piano scellerato. Si dimentica che l'orribile e terrificante atto del 7 Ottobre è stato unanimemente condannato; che quella della Flotilla è una missione umanitaria, nonviolenta, che non porta armi e che non vuole e non sarebbe neanche nelle condizioni di difendersi; naviga in acque internazionali e ha l'obiettivo di giungere fino alla costa gazawa, che illegalmente Israele presidia; si dimentica che i membri della Flotilla non vogliono fare gli "eroi", non sono kamikaze, sono uomini e donne che vivono l'entusiasmo dell'impresa ma anche le paure, infatti qualcuno non si è sentito di continuare, verosimilmente per timore (cosa c'è di più umano?). La Flotilla è una luce che ci ricorda la nostra umanità, che è tale perché si indigna di fronte allo scempio di vite umane. Non si può certo dire che i suoi membri siano "pacifisti da divano", altra garbata espressione usata nei confronti di chi, sin dalla guerra in Ucraina, manifestava contro l'escalation bellicista...Insomma sia che si manifesti pacificamente, sia che un gruppo trovi il coraggio di mettere i propri corpi e la propria vita in gioco, le alchimie linguistiche dei nostri politici, con i propri giornalisti al seguito, riescono a ribaltare ogni significato.... Gli uomini e le donne della Flotilla non vanno né derise né sminuite, tantomeno offese. Vanno rispettate e ringraziate dal profondo.
Da parte nostra sentiamo di sostenerli, sempre e solo secondo modalità pacifiche e nonviolente, e 'con gli occhi su Gaza', come da loro costantemente ricordato. Il vento sta cambiando.....la politica sarà in grado di farsi interprete di quella parte di mondo che non vuole più né guerre nè armi?"
Sulla nonviolenza, qui:
https://maridasolcare.blogspot.com/2022/10/nonviolenza-lottare-senza-uccidere.html
https://maridasolcare.blogspot.com/2024/10/sofia-daniel-tarteel-e-aisfa-uniti-per.html
https://maridasolcare.blogspot.com/2025/06/e-se-il-rifiuto-della-guerra-fosse-il.html
https://maridasolcare.blogspot.com/2025/06/gentma-presidente-del-consiglio-il.html
https://maridasolcare.blogspot.com/2023/10/pensare-il-nemico-la-voce-di-david.html
Il nostro futuro o sarà nonviolento o non sarà o sarà atroce...
Mentre al Politeama, a Palermo, c'è una mostra di 'mostri' (armi dell'esercito), lo scriviamo con fermezza: gli eserciti, le armi (dal fucile al carro armato all'atomica) sono il problema e non la soluzione.
mercoledì 1 ottobre 2025
Forza Palermo e viva il congiuntivo!
domenica 28 settembre 2025
Charles Boycott, così è nato il boicottaggio
venerdì 26 settembre 2025
Volontari in carcere: i 25 anni dell'AS.VO.PE.
Oggi alle ore 17,30, a Palermo, al teatro Jolly, ingresso
libero:
Vi aspettiamo.
(Questo il sito dell'AS.VO.PE.)
E, iniziativa felicemente conclusa, ecco il bel servizio di Dorotea Rizzo (da qui)
e, proprio da l'Altroparlante ecco alcune foto:
mercoledì 24 settembre 2025
A Nino la nostra gratitudine...
lunedì 22 settembre 2025
Tu... da dove prendi le energie per "fare ancora"?
domenica 21 settembre 2025
"L'utilità dell'inutile": l'ultima lezione del professore Nuccio Ordine
venerdì 19 settembre 2025
Noi, che diversamente assassine…
mercoledì 17 settembre 2025
La guerra non è inevitabile...
martedì 16 settembre 2025
Che si fa, caro Biagio?
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Pinturicchio: Annunciazione, Cappella Baglioni, Spello |
domenica 14 settembre 2025
Simenon e il fascino discreto del suo commissario Maigret
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George Simenon |
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Andreina Pagnani e Gino Cervi: Signora Maigret e Commissario Maigret |
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Boulevard Richard-Lenoir |
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La Senna |
sabato 13 settembre 2025
13 settembre...
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Joaquìn Sorolla: Passeggiata in riva al mare |
si vive
anche da soli.
Un poco peggio però…
Sorellina.