Si dorme sempre meno. Le indagini sociologiche ci dicono che pochi raggiungono le benefiche otto ore di sonno. Al massimo ce ne concediamo sei o sette. Né dormono molto di più i ragazzi, attratti da pub, internet e programmi satellitari. Insonni o ipodormienti sono equamente divisi tra Nord e Sud: la proverbiale pennichella, attribuita da sempre ai meridionali, sembra acqua passata.Ma l’essere più svegli non pare abbia contribuito gran che al nostro benessere. Più svegli, ma non più lucidi e felici. Che facciamo delle ore rubate al sonno? Lavoriamo affannosamente, litighiamo, guardiamo la TV, girovaghiamo per strada comprando di tutto. Aumenta il PIL, ma anche l’inquinamento."Più lentamente, più dolcemente, più profondamente" ci ammoniva il caro Alex Langer. E se una domenica decidessimo di poltrire dodici ore? Nessun comportamento inquinante, nessun rumore: pausa di riposo per noi e per il nostro sfinito e martoriato pianeta. Una vera, silenziosa rivoluzione.
“Centonove”, 24.10.08
bello il pezzo, bellissima la foto!
RispondiElimina(A margine: i colori scelti - e oggi questa foto - mi restituiscono davvero una sensazione gradevole di piacevolezza, al di là d'ogni malinconia!)
Jan