E’ noto che l’obesità aumenta in tutte le società opulente. In Italia le statistiche ci dicono che è obeso un bambino su quattro. A Palermo ancora peggio: ce lo dicono gli occhi, costretti a guardare pance debordanti e cosce smisurate. Per errori alimentari, sicuramente: troppe merendine, troppi wurstel, troppi “pezzi” – come vengono ormai chiamati calzoni, pizzette e arancini – a tutte le ore del giorno e della notte. Annaffiati, anche alle otto prima di entrare a scuola, da thè, birra o coca-cola.
E viene il sospetto che mangiare e bere a ciclo continuo sia segno e metafora fisica di un altrettanto pericoloso metabolismo mentale: l’assimilare e il bere qualsiasi cosa passi il convento. Convento che, per molti, oggi è rappresentato dai media, soprattutto dalla popolare e onnipresente Tv commerciale. Col pericolo che, a essere in sovrappeso sia non solo il corpo, ma anche l’anima, incapace di eliminare le schifezze di troppo.
Maria D’Asaro (pubblicato su “Centonove” il 24-6-2011)
E viene il sospetto che mangiare e bere a ciclo continuo sia segno e metafora fisica di un altrettanto pericoloso metabolismo mentale: l’assimilare e il bere qualsiasi cosa passi il convento. Convento che, per molti, oggi è rappresentato dai media, soprattutto dalla popolare e onnipresente Tv commerciale. Col pericolo che, a essere in sovrappeso sia non solo il corpo, ma anche l’anima, incapace di eliminare le schifezze di troppo.
Maria D’Asaro (pubblicato su “Centonove” il 24-6-2011)
ciao. piacere di fare la tua conoscenza.
RispondiEliminasono molto d'accordo con quanto c'è scritto in questo articolo. è una forma mentis che purtroppo si sta radicando sempre di più nella nostra società, complici un sacco di fattori. così ci troviamo davvero immersi in un mare di cose superflue, che ci inquinano senza che ce ne accorgiamo non solo fisicamente ma anche nella possibilità di avere un pensiero critico e sganciato da tutto ciò che ci viene quotidianamente buttato addosso.
ed è una specie di vortice che ci risucchia senza che ce ne accorgiamo...
è una visione un po' pessimistica? però purtroppo una base reale c'è...
ma penso che non sia mai troppo tardi per aprire gli occhi, anche se facile non è, però articoli come questi un po' aiutano a fermarsi e a rifletterci.
grazie.
Paninoteche e centri fitness sono gli unici a non lamentarsi del modello americano a cui ci ispiriamo: un progresso che è parodia di se stesso... E in tivù i Simpsons fanno scuola, se li dessero come libri di testo le presenze aumenterebbero sensibilmente, proprio come i chili di troppo. Ottimo articolo, Maruzza. Al prossimo.
RispondiElimina@onda: Benvenuta nel mondo del web e nei mari da solcare. Grazie della condivisione delle tue riflessioni. Verrò a farti visita anch'io.
RispondiElimina@dr.Peter: grazie dell'affettuoso apprezzamento. I Simpson a scuola, bell'idea: potremmo vederli insieme per parlarne con i ragazzi, chissà...
A presto!