Antigone e Ismene - Rappresentazioni classiche 2013, Siracusa |
Al potere che sfigura e annichila la relazione siamo chiamati a sostituire (…) il potere ‘del’ contatto e il potere ‘dal’ contatto. E’ questo in fondo il potere di Antigone, la signoria che la vergine di Tebe oppone al suo signore arrogante. E’ dal contatto, dalla storia dei contatti che hanno fatto il suo corpo, che Antigone trae la forza per opporre il proprio diritto e il proprio potere al nomos vendicativo di Creonte. La tragedia di colei che era «nata per amare» (v. 523) svela però allo spettatore la sorte ben più amara di chi vive il potere come arbitrio e insolenza, distruggendo la vita degli altri e disdegnando la legge più forte di ogni altra, quella scritta nell’humus inaccessibile del nostro con-esserci. Chi si pone dinanzi all’altro da conquistatore demolisce il mondo della vita dinanzi a sé e non è soggetto di piacere inesausto, bensì di infelicità e smarrimento. (…) Antigone altresì ci insegna (…) che solo se costruita dentro la relazione, solo se condivisa e costituita nel contatto l’autorità davvero si impone ed esercita un potere riconosciuto e liberante.
(prefazione del prof. Antonio Sichera pagg. 8-9).
(prefazione del prof. Antonio Sichera pagg. 8-9).
Antigone è colei che resiste. Per definizione (…) ella è colei che è ‘contro’. (…) Antigone è la capostipite di tutti (tutte) coloro che resistono. (…) In lei ritroviamo un suggestivo e antico destino della donna: essere ‘anti’, essere ‘contro’ (…) la resistenza come destino della donna. Paritaria certamente (…) ma di una parità che richiede l’essere di fronte, il fronteggiare. E’ proprio a questo destino della donna, al suo essere ‘contro’, è affidata la custodia dell’ordo amoris. Antigone, con fierezza regale, trasgredisce e si oppone a Creonte in un confronto in cui esplode la diversità ‘tragica’ dei due punti di vista (…) Antigone … con determinazione e audacia tutte femminili nega che la legge del monarca coincida con quella degli dei. Si appella alle leggi non scritte, al diritto che dimora nel grembo dei cuori, nel corpo delle donne. (…)
Antigone si oppone e resiste a Creonte anche sapendo di andare incontro alla morte. (…) Lei sola ha il coraggio di trasgredire, cioè di andare oltre: di dire la parola che è salvezza per la città e condanna per sé. (…) Solo perché lei sacrifica i suoi affetti più cari non scomparirà nella città il diritto degli affetti. Solo perché lei trasgredisce le leggi della polis (maschile) potrà essere salvato il diritto dell’oikos (femminile).
(Giovanni Salonia: pagg. 13-14-15-16-17)
In tema di resistenza, una stupenda poesia di Erri De Luca, dedicata a un resistente partigiano iugoslavo: Ante Zemljar (ringrazio Slec, da qui. )
Grande tema quello della resistenza al potere costituito. Interessante l'idea di applicarlo – tramite la figura di Antigone – alla festa della donna.E poi Marco Paolini ed Erri De Luca...Grazie, buona serata.
RispondiElimina@gian maria zavattaro: tutto merito del prof.Salonia, di Erri De Luca e Paolini che lo recita ... Buona giornata.
EliminaOoh, che regalo mi fai oggi. L'amata Antigone e questa poesia bellissima :-)
RispondiElimina@Silvia Pareschi: grazie dell'apprezzamento! Sofocle (e Salonia, luminare della Gestalt Therapy che lo reinterpreta) ed ... Erri De Luca sono imperdibili.
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