giovedì 6 agosto 2020

Ladra di... ombra

Eduard Manet: Berthe Morisot con ventaglio
        In una mattinata agostana, arrivi davanti alla tua libreria preferita dieci minuti prima dell’orario di apertura. Mentre aspetti, ti posizioni di fronte all’ingresso, dove c’è un’edicola con tanti libri su Palermo: tra i volumi, la storica guida cittadina del professore Giuseppe Bellafiore, un saggio del compianto archeologo Sebastiano Tusa, gli immarcescibili “Beati Paoli” e “Coriolano della Foresta” di Luigi Natoli. 
        Però, dopo qualche minuto, il proprietario dell’edicola interrompe una sua animata conversazione telefonica per redarguirti con asprezza: “Per l’ombra ci sono gli alberi… non la prenda dalla mia edicola”. Stai per far presente che non c’è anima viva e quindi non rubi quell’ombra e quel posto a nessuno e, tra l’altro, sei interessata ai testi esposti. Ma il signore continua a parlare al telefono, sordo a una tua eventuale educatissima replica. 
       Nel frattempo, la libreria apre i battenti. Entri, triste e sgomenta di essere considerata una ladra … di ombra.

Maria D’Asaro

5 commenti:

  1. L'unanimità questa sconosciuta. Ladra dibombra la trovo un'espressione bellissima e che rende tristemente l'idea di quanto è successo

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  2. Ladra di ombra presuppone proprietario dell'edicola e della sua ombra... la cosa fa sorridere. Un abbraccio consolatorio.

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    1. @Rossana: è stato un momento di tristezza... Grazie del gradito abbraccio di consolazione. Buona domenica.

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