venerdì 13 ottobre 2023

Cara Anna

 
 Cara Anna,
             
                       per migliorare un po' il mondo bisognerebbe intanto cambiare la toponomastica delle città: eliminare i nomi dei generali e dei capi di stato guerrafondai e intitolare piazze e vie a persone che si sono spese per gli altri; ad esempio, ai giornalisti – come te, come Daphne Caruana Galizia, Natal'ja Ėstemirova, come Pippo Fava e Giancarlo Siani… - uccisi perché scrivevano la verità. 
      “L’unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede”. 
    Tu e Natal'ja avete avuto la determinazione e il coraggio di denunciare crimini e violazioni dei diritti umani in Cecenia; a Malta, Daphne ha scoperchiato i segreti di inconfessabili evasioni fiscali; Pippo e Giancarlo, in Sicilia e in Campania, hanno fatto i nomi di chi era colluso o faceva affari con la mafia e la camorra.
    Cara Anjuska, chissà cosa c’era nelle due buste di spesa che ingombravano le tue mani, mentre stavi rientrando nella tua casa di Mosca, la sera assassina del sette ottobre… 

(dalla lettera ad Anna Politkovskaja, in "Una sedia nell'aldilà", Diogene Multimedia, Bologna, 2023)

Per chi volesse saperne di più: 

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