martedì 19 novembre 2024

I sommersi e i salvati

V. Kandiskij: Vita colorata (1907)
   Una dei più grandi abbagli di oggi è la mancata percezione dell’enorme diseguaglianza tra le classi sociali: l’idea - forse incoraggiata dai profili Facebook e Instagram, dove si appare belli e patinati - che si sia ridotta la differenza (economica, culturale) tra le persone.
   Se usciamo dai social ed entriamo nella vita reale, ci rendiamo conto di come l’ideologia nascosta (e imperante) del liberismo economico abbia invece fatto aumentare in modo esponenziale le differenze. 
   Dove le diverse collocazioni sociali saltano immediatamente alla vista è nel grande piazzale antistante un istituto penitenziario. Lì riconosci subito i parenti delle persone detenute, con vestiti assai approssimati, che avanzano spesso in gruppo magari per farsi coraggio, con i parenti anziani dai denti mancanti o rovinati e le scarpe logore. Si riconoscono poi i volontari e soprattutto gli avvocati, che procedono disinvolti e sicuri, con il loro inappuntabile look. 
       I sommersi e i salvati, ancora una volta.

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