giovedì 28 novembre 2024

Tu vali, caro A.

       Sere fa, in una viuzza buia vicino casa, lo sguardo di nostra signora incrocia quello di un bel ragazzone di quasi due metri. I due vanno in direzioni opposte e per qualche secondo continuano a camminare. 
    Poi entrambi si fermano di botto, si guardano di nuovo, si riconoscono ed esclamano: Prof.! – A.! – Non si abbracciano per pudore. 
     L’ex prof. fa ‘prio’ all’ex alunno, quest’anno di maturità, gli chiede dei suoi progetti: - Vorrei fare una scuola di doppiaggio, però è a Padova… Intanto studierò qui Economia aziendale… Poi si vedrà – 
    Si salutano con tanto affetto cordiale. Nostra signora è contenta. Si ricorda quando, in I media, ha asciugato le lacrime di A. bambino a cui un collega aveva detto, né più né meno, che era poco intelligente: - Tu vali, ce la farai alla grande – lo aveva rassicurato - A volte noi prof. diciamo sciocchezze. – Proprio così, caro A.

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