Alcune cose, non le sapeva fare per niente.
In qualche altra, era proprio bravina: a rammendare calzini, a giocare a wist, a scopone e a miseria, a ridere come una bimba per delle scemenze. A fare la spesa, a cacciare i mosconi dai vetri, a fare la salsa di pomodoro.
Era brava a perder con stile una partita importante. Ad ascoltare, gentile e discreta, le vite degli altri. A spiegare la storia, la geografia e qualche bella poesia. A regalare sorrisi, agli amici di strada. A dire che si, che va tutto bene, anche se dentro si è rotto qualcosa. A leggere, a voce bassa, mari di libri. A scrivere, tutte di seguito, mari di parole.
A usare un piccolo uncino, per tessere calde trapunte. E sciarpe con tutti i colori dell’arcobaleno. A mettere in ordine in un baleno stanze, letti, armadi e cassetti: persino evitando di usare una nota magia. Era brava a cucinare ricette per cani. E magari una torta salata e una alla frutta, per gli esseri umani.
Da bambina era brava a fare la brava. Da grande era brava a disciplinarsi. Ma ora in qualcosa di altro voleva riuscire. A divertirsi un pochino, per come era giusto. A dire i no mai prima detti. E i si che non aveva mai osato dire. A dormire alle dieci come i bambini, e allentare la presa su panni, stoviglie e mille altre infinite e noiose faccende.
A giocare ancora un po’ con vita, rincorrendola un poco.
Era brava a perder con stile una partita importante. Ad ascoltare, gentile e discreta, le vite degli altri. A spiegare la storia, la geografia e qualche bella poesia. A regalare sorrisi, agli amici di strada. A dire che si, che va tutto bene, anche se dentro si è rotto qualcosa. A leggere, a voce bassa, mari di libri. A scrivere, tutte di seguito, mari di parole.
A usare un piccolo uncino, per tessere calde trapunte. E sciarpe con tutti i colori dell’arcobaleno. A mettere in ordine in un baleno stanze, letti, armadi e cassetti: persino evitando di usare una nota magia. Era brava a cucinare ricette per cani. E magari una torta salata e una alla frutta, per gli esseri umani.
Da bambina era brava a fare la brava. Da grande era brava a disciplinarsi. Ma ora in qualcosa di altro voleva riuscire. A divertirsi un pochino, per come era giusto. A dire i no mai prima detti. E i si che non aveva mai osato dire. A dormire alle dieci come i bambini, e allentare la presa su panni, stoviglie e mille altre infinite e noiose faccende.
A giocare ancora un po’ con vita, rincorrendola un poco.
L'avessi postata in forma di poesia, avrebbe avuto tutti i titoli per esserlo.
RispondiEliminaEsprime una dolcezza d'altri tempi, che la frenesia odierna sta cancellando.
In fondo, una dolcezza malinconica nel suo scomparire.
Se riesce a seguire i propositi ultimi, darà un colpo in più di colore al quadretto della sua vita.
Ma com’è? Che ogni volta che scrivi mi sembra di toccarle le tue persone, le tue storie, le tue atmosfere. E’ pazzesco.
RispondiElimina@gattonero: i tuoi commenti hanno la capacità di tenermi compagnia e... di commuovermi. Grazie. Un abbraccio.
RispondiElimina@calzino: succede la stessa cosa per me, leggendo i tuoi post. Ti abbraccio!