Uno schermo nero. Sempre, la mattina. Quando si faceva colazione senza cartoni animati. Magari con mamma e papà.
Uno schermo nero, a pranzo. Ancora nel 1960.
Uno schermo che si illuminava dopo un asfissiante, sempiterno fermo immagine.
Poi, mentre scorreva una rete, si udivano le note del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini.
E la magia, per lei, bimbetta di tre, quattro anni, iniziava. Carosello, Il Corsaro nero, Rintintin.
Anche se spesso le trasmissioni erano interrotte.
No, non dalla nauseabonda pubblicità. Dalle pecorelle, che le facevano compagnia nelle numerose, ma molto più soft, interruzioni tecniche.
(Pare che il brano sia stato eseguito all'arpa da Anna Palomba Contadino. L'arpa era una "Erard" originale, che di recente è stata interessata da un restauro conservativo.La musica è tratta dalla Passacaglia della Suite n. 7 per clavicembalo di George Frideric Haendel)
La bambina ricordava persino il discorso di papa Giovanni XXIII: portate una carezza ai vostri bambini…
Suo padre non si perdeva un TG (l’unico che c’era, allora. Senza Emilio Fede, per fortuna). E lei lo vedeva con lui. Anche se era un po’ piccolina, allora, per un TG. Ma lei, piccola e grande insieme, lo era stata da sempre.
E poi c’erano i Forte di Forte Coraggio, l’Almanacco del Giorno dopo. E la magia di una Tv che cresceva, come cresceva quella bambina curiosa nata quasi con la TV. Si sa, ogni inizio porta con sé una speranza, una promessa, un po’ di magia. Lei, forse, aveva assorbito qualcosa di quella vaga speranza, di quella stranezza del parto comune con la TV.
Uno dei pochi vantaggi dell’essere oggi una blogger adulta. Al quadrato.
"AMARCORD "
RispondiEliminaho postato qualcosa su flickr !!!
http://www.flickr.com/photos/valeriolanci/5398946451/in/photostream/
Di quella televisione tanti potrebbero ricordare questo o quel momento. A me urge, davvero non posso farne a meno, perché è rimasto indelebile nella mia coscienza, il maestro Manzi. In un piccolo paesino vicino Enna, una mia cugina, maestra elementare, raccoglieva in casa sua gli adulti che volevano imparare, a vederlo e a sentirlo in televisione. Ho assistito, in qualche raro giorno di vacanza al paese di mio padre, ad alcune sue lezioni. A volte cerco di essere comunicativo come lui, senza riuscirci, e mi dispiace.
RispondiElimina@Valerio: spero di visionare il tuo AMARCORD. Ciao: grazie sempre dell'attenzione.
RispondiElimina@ctldzffr: mi mancavano i tuoi commenti! Grazie per avere scritto. Hai ragione: il maestro Manzi, un gigante della didattica. Magari lo recupero in qualche post per la sezione: La scuola and me. Merita veramente. "Non è mai troppo tardi": ti ricordi? S'intitolava così il suo spazio didattico in TV. Un titolo che era una speranza e una promessa insieme.
Chi lo dice che non sei comunicativo? Forse la psicopedagogista della tua scuola?!? Non mi risulta...
io ricordo canzonissima...con uno strepitoso Corrado..e una Raffaella Carrà giovane giovane..il papa no che mio papà uomo di sinistra non poteva vedere i preti figurati il papa..ho un ricordo che voglio condividere con te...io avevo un papà camionista, spesso assente per giorni, ma una sera vedevamo insieme una trasmissione, non ricordo bene quale, eravamo nel lettone insieme e lui aveva il suo braccio intorno alla mie spalle...non osavo spostarmi per paura di perdere quell'abbraccio. Sono rimasta anchilosata così per non so quanto tempo. Tu oggi mi hai fatto tornare in mente quei momenti. Grazie. Ho perso mio papà 13 anni fa.
RispondiEliminaIo ricordo i TG noiosissimi che guardava sempre il papà ;-) E poi i miei adorati cartoni del pomeriggio: Pollon, Georgie, Lady Oscar, Magica Emy, L'incantevole Creamy... che bello! La sera invece niente: alle nove si andava già a letto!
RispondiEliminaOra i cartoni me li guardo su You Tube, le notizie sui giornali on line e la sera scrivo sul portatile. La TV ormai la tengo solo per i DVD!
io sono del '74 e ricordo solo vagamente l'almanacco:) oggi la tv però è meglio spegnerla si si:)
RispondiEliminaL'immagine che predomina associando la Tv d'epoca alla mia vita è quella di quattro figli riuniti davanti al grosso scatolone, che si passavano un'enorme scodella di caldi pop-corn, godendo di cartoni e telefilm ma soprattutto della reciproca compagnia e complicità, mentre la mamma lavava le stoviglie e il papà cercava di riposare un paio d'ore non riuscendoci a causa dei loro vivaci schiamazzi. Bellissimo post, Maria, quel video del papa ha davvero del "biblico". Buona settimana.
RispondiElimina@mgg64, Vele, paciuffo e dr.Peter: sono contenta che il post abbia suscitato emozioni diverse, ma condivise!
RispondiElimina@paciuffo: hai ragione. Oggi la TV non la vedo più. A eccezione, quando posso, del TG3 delle 14.20 e del TG scientifico "Leonardo". Il TG3 (a mio avviso uno dei pochi "vedibili") lo guardo, a volte, insieme ai miei alunni, a scuola.
@mgg64: grazie per aver condiviso con noi un ricordo tanto tenero di te bambina. I papà (anche se ormai sono in cielo) ce li sentiamo sempre vicini e ci mancheranno anche quando avremo 100 anni...
@Vele: conosco benissimo quei cartoni! Li guardavo con i miei figli! Ti abbraccio e mi riservo gli auguri domani!
@Peter: mi sarebbe piaciuto guardarvi tutti e quattro, con la vostra scodella di caldi pop-corn...giuro che non avrei rubato nessun pop- corn: avrei solo delicatamente goduto con voi della vostra bella intimità familiare. Buona settimana anche a te.