martedì 1 febbraio 2011

AMELIE AND ME.

Inauguro febbraio con una citazione da un film da Oscar.

(Tranne quello di far rimbalzare i sassi sul canale Saint Martin, perché era una schiappa e perché da lei non c’era il canale, ma solo un piccolo fiume, senza sassolini a portata di mani per esercitarsi)
Lei, condivideva molti piaceri di Amelie. Le piaceva tantissimo guardare le facce: non solo al cinema, ma anche per strada. Le scrutava spesso, con delicato e intenso pudore, cercando di capire quale anima tentasse di partorire, a fatica o con gioia, quel volto.
Un tempo, camminando per strada o affacciandosi dal suo terrazzino, pensava invece una cosa un pò triste : “Chissà quante persone stanno morendo, in questo momento”… e pronunciava magari una breve preghiera per il moribondo.
Ora, continuava ad avere un pensiero per chi se ne andava, in quel preciso momento. Ma le piaceva pensare anche a chi, proprio allora, stava nascendo. E, come Amelie, anche a chi, proprio adesso, faceva l’amore.



E allora viste che le attività di nascere, morire e, nel bel mezzo, di fare l’amore – insieme a cucinare, stirare, riporre i calzini, parlare coi cani, stringere mani, far spesso finta di essere qualcosa, guardare il tramonto, arrivare in ritardo, fare dei figli, sognare dei sogni, fare castelli di sabbia sul bagnasciuga, infilare perle di vetro nelle collane, progettare una fuga - sono tutte già un po’ impegnative, non capiva perché perder tempo, ad esempio, a fare la guerra. O a litigare in giardino per un posteggio rubato, o a lavorare da matti per dodici ore per costruire qualcosa che non serve a niente. Tipo armi, ridicole borsette firmate, automobili da corsa per camminare in città a dieci all’ora.
Continuando a violentare la terra, oltre che già se stessi. Che assurdo, il perdere tempo con cose, tutto sommato, così inessenziali e dannose. Nascere, vivere, morire, con tutto quello che c’è nel bel mezzo, è già così impegnativo … Lei e Amelie sono decisamente d’accordo.
[1] Ringrazio Lorenzo Cherubini, per la splendida canzone L’elemento umano , dal suo nuovo album Ora. Ringrazio di cuore anche chi mi ha fatto conoscere questa canzone.

3 commenti:

  1. Bellissimo e tenerissimo film. Appena visto al cinema mi ha deliziata e da allora in poi l'ho rivisto un sacco di volte!

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  2. Il film è di una raffinatezza poetica ed estetica uniche nelle semplici verità che esprime. Difficile da dimenticare, perchè ha il potere di far riaffiorare una pace interiore sempre più soffocata dalla plastica di un mondo che tende all'artificio dei pixel più che ad una elevazione spirituale. Mi auguro che non abbiamo davvero superato il punto di non-ritorno come dicono. Ciao, grazie Maria.

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  3. @Vele e dr.Peter: Sperando che anche quello in cui viviamo possa divenire il magnifico mondo delle tante Amelie sconosciute, ma anche di Vele Ivy, di dr.Peter e Mr.Hook... e, perchè no, anche di Marì!

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