Per la nota fissazione della tutela ambientale, non uso quasi mai l’auto.
A piedi. O, al volo, i mezzi pubblici.
Qualche volta, la bici. Ma a Palermo, rischio la vita. Per una causa meno nobile di quella per cui l’hanno persa Borsellino, Falcone e Boris Giuliano: capo della squadra mobile, ucciso il 21 luglio 1979, mentre pagava il caffè, in un bar di questa città.
Però la mia macchina, anziché sonnecchiare tranquilla sotto casa, è preda del figlio di turno: - Mamma: i soldi per la benzina! – Dura da digerire: portafoglio leggero e qualcuno che spande veleni al mio posto.
Nonostante la “differenziata” a zone, mi risulta poi oltremodo indigesta l’unione di fatto, largamente praticata in città, dei resti di frutta e verdura con gli altri rifiuti.
Un incesto, per me. Che vorrei divenisse tabù.
S’io fossi sindaco della mia città, stilerei un’ordinanza con effetto immediato. Da pubblicizzare con sms, con mail, da far postare a uno stuolo di blogger, da inviare a tutti i giornali. Da mettere persino su FB.
Infine, assumerei un esercito di banditori. Provvisti di un robusto tamburo. Che declamino in tutte le piazze. Rataplan, rataplan:
– Cittadine e cittadini di questo paese: da domani nessuna buccia, nessun torsolo, nessun resto di vegetale dovrà essere disperso, unito o confuso con gli altri rifiuti. Orsù: uomini e donne di di buona volontà: liberiamo le nostre discariche esauste dagli scarti dei peperoni, dalle scorze dei cantalupo e dalle foglie dure delle insalate. – Rataplan.
Pertanto, si ordina e si comanda di utilizzare la compostiera di condominio per deporvi gli scarti di frutta e verdura. I fortunati che hanno un giardino scaveranno una buca capiente e conferiranno lì i resti verdi. La Terra li attende: è lei che li ha partoriti. A lei vanno ridati. –
Rataplan, Rataplan. -
S’io fossi sindaco, istituirei una task/force, perchè dia una mano: agricoltori, raccoglitori di humus, giocatori di briscola, esperti di compost, giovani disoccupati, cinquantenni licenziati, revisori di compostiere, settantenni senza fissa dimora..
S’io fossi sindaco, assumerei il più bravo esperto di pubblicità e gli commissionerei un’appassionata campagna: - Lavoratori (e disoccupati) di tutto il mondo, uniamoci! Date alla Terra quello che è della Terra, alla discarica quello che è suo! Ascoltate Fabrizio: Dai diamanti non nasce niente, dal letame (e dai rifiuti organici) nascono i fior.
S’io fossi sindaco, non punirei i trasgressori con multe pecuniarie. Li inviterei gentilmente a visitare la più vicina discarica. Per sentirne l’olezzo e apprezzarne le dimensioni. E poi, la vista di un video: tutte le discariche del mondo, rifiuto per rifiuto.
S’io fossi sindaco, non farei altro, al mio insediamento.
La sera poi, pregherei il Dio del Cielo e la Madre Terra: perché ci perdonino, quando siamo stupidi. Perché ci rendano più generosi e creativi.
Poi dormirei: tra le ali calde del mio angelo bruno.
A piedi. O, al volo, i mezzi pubblici.
Qualche volta, la bici. Ma a Palermo, rischio la vita. Per una causa meno nobile di quella per cui l’hanno persa Borsellino, Falcone e Boris Giuliano: capo della squadra mobile, ucciso il 21 luglio 1979, mentre pagava il caffè, in un bar di questa città.
Però la mia macchina, anziché sonnecchiare tranquilla sotto casa, è preda del figlio di turno: - Mamma: i soldi per la benzina! – Dura da digerire: portafoglio leggero e qualcuno che spande veleni al mio posto.
Nonostante la “differenziata” a zone, mi risulta poi oltremodo indigesta l’unione di fatto, largamente praticata in città, dei resti di frutta e verdura con gli altri rifiuti.
Un incesto, per me. Che vorrei divenisse tabù.
S’io fossi sindaco della mia città, stilerei un’ordinanza con effetto immediato. Da pubblicizzare con sms, con mail, da far postare a uno stuolo di blogger, da inviare a tutti i giornali. Da mettere persino su FB.
Infine, assumerei un esercito di banditori. Provvisti di un robusto tamburo. Che declamino in tutte le piazze. Rataplan, rataplan:
– Cittadine e cittadini di questo paese: da domani nessuna buccia, nessun torsolo, nessun resto di vegetale dovrà essere disperso, unito o confuso con gli altri rifiuti. Orsù: uomini e donne di di buona volontà: liberiamo le nostre discariche esauste dagli scarti dei peperoni, dalle scorze dei cantalupo e dalle foglie dure delle insalate. – Rataplan.
Pertanto, si ordina e si comanda di utilizzare la compostiera di condominio per deporvi gli scarti di frutta e verdura. I fortunati che hanno un giardino scaveranno una buca capiente e conferiranno lì i resti verdi. La Terra li attende: è lei che li ha partoriti. A lei vanno ridati. –
Rataplan, Rataplan. -
S’io fossi sindaco, istituirei una task/force, perchè dia una mano: agricoltori, raccoglitori di humus, giocatori di briscola, esperti di compost, giovani disoccupati, cinquantenni licenziati, revisori di compostiere, settantenni senza fissa dimora..
S’io fossi sindaco, assumerei il più bravo esperto di pubblicità e gli commissionerei un’appassionata campagna: - Lavoratori (e disoccupati) di tutto il mondo, uniamoci! Date alla Terra quello che è della Terra, alla discarica quello che è suo! Ascoltate Fabrizio: Dai diamanti non nasce niente, dal letame (e dai rifiuti organici) nascono i fior.
S’io fossi sindaco, non punirei i trasgressori con multe pecuniarie. Li inviterei gentilmente a visitare la più vicina discarica. Per sentirne l’olezzo e apprezzarne le dimensioni. E poi, la vista di un video: tutte le discariche del mondo, rifiuto per rifiuto.
S’io fossi sindaco, non farei altro, al mio insediamento.
La sera poi, pregherei il Dio del Cielo e la Madre Terra: perché ci perdonino, quando siamo stupidi. Perché ci rendano più generosi e creativi.
Poi dormirei: tra le ali calde del mio angelo bruno.
Mari for president!!!
RispondiEliminaSe ti candidi secondo me hai già un sacco di sostenitori :-)
Se per le strade
RispondiEliminanon vuoi sentir puzza,
fai un upgrade,
vota Maruzza!
Sarebbe una conquista molto positiva per la tua città.
RispondiElimina...pronta a votarti e a fare tifo e manovalanza per te....per noi .Ciao Un abbraccio
RispondiElimina@Vele: Ciao, Vele! Buone vacanze a te e allo Gnomo. Grazie per l'incoraggiamento.
RispondiElimina@dr.Peter: da folate maleodoranti a zaffate di zagara: grazie del tuo augurio profumato per Palermo!
@Costantino: grazie per la costanza con la quale mi segui. Buona estate!
@mdfex: un abbraccio forte forte. Chissà che non possiamo fare ancora qualcosa di bello e di buono per la nostra Palermo...
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