Pare che
circa due miliardi di persone, nel mondo, vivano in periferie disastrate,
lontane dal cuore della città. A Palermo, le chiamiamo Zen, Sperone, Brancaccio.... Si dice: “Scendo a Palermo”, quando ci si muove dalla propria borgata a
piazza Politeama.
Gli alunni
che abitano alla Guadagna vanno tutti male a scuola: i fortunati arrivano alla terza media dopo anni
di bocciature. Molti si perdono e nessuno li trova più. Nemmeno l’assistente sociale
più in gamba. Si perdono perché il padre è in carcere; perché la madre non c’è
e nessuno sa dove sia; perché padre e madre vivono una vita di stenti; perché
la madre esce alle sette per fare le pulizie e la ragazzina deve badare al
fratellino piccolo; perché padre e madre sono separati e nessuno dei due vuole
occuparsi della figlia e comprare qualche libro.
Forse c’è un maleficio
nascosto, un filtro antiscuola, a piazza Guadagna.
Quanta strada abbiamo fatto, da quando si parlava di "patrizi e plebei"? E dire che sono passati 2.500 anni. Se da allora non abbiamo ancora imparato niente, forse è davvero il caso di ricorrere ai talismani. Altro che Gelmini, ci vorrebbe la Rowling, autrice di Harry Potter: se non altro, la sua Scuola di Magia piace così tanto ai giovani... Ciao.
RispondiEliminaForse si perdono perche oltre alla 619 cambiamo piu autobus finche non trovano quello che li accompagna al malaspina. O ferse perche tanto ci credono che le cose devono cambiare che poi le cambiano davvero.
RispondiElimina@Dr.Peter: hai proprio ragione. Niente di nuovo sotto il sole. E dire che un certo Karl Marx ci aveva tirato le orecchie: se non modifichiamo alcune strutture socio-economiche, non potremo cambiare la cultura e le relazioni umane... Io non sono marxista, però talvolta sono d'accordo con il vecchio Karl.
RispondiEliminaNel frattempo, mi metterò il cappello adatto e vedrò di operare qualche magia: chissà che non mi riuscirà di far stare bene a scuola qualche ragazzino/a. Ciao!
@UIFPW08: dalla tua competenza sulla nomenclatura del territorio mi sembri un conterraneo. Benvenuto nel blog. Capisco la tua mordace ironia. Tentiamo di non perdere del tutto la speranza. Ciao.