Quello che
non si stanca di abbanniari: “5 mazzi un euro, si pigliassi, signù.” La signora
un po’ svanita che dice alla venditrice: “Mi dispiace, questo è un
disinfettante. Io volevo un igienizzante”. C’è il ragazzo con la faccia un po’
dura, di uno che è cresciuto troppo presto: ora pulisce le spigole e impreca
contro i padroni che lo fanno “sbiellare”: perchè lui non sa di chi siano, quegli
sgombri da “puliziare”.
Incontri
poi il ragazzo difficile, che il sabato marina sempre la scuola. E quello che ci andava, una volta,
ma che l’ha abbandonata in seconda media: ora vende con disinvoltura le scarpe
da ginnastica taroccate.
C’è il
signore che vende palloncini. Con uno sguardo
svagato: proprio come quello dei bimbi a cui vanno i balocchi.
Tutti, ci
sono proprio tutti, i palermitani speciali. Al mercatino rionale, in via Oreto
nuova. Proprio sotto casa mia, il sabato mattina.
Maria
D’Asaro ("Centonove", 28 ottobre 2011)
Che poetica l'immagine dell'uomo coi palloncini :-)
RispondiEliminaCiao i mercatini sono sempre belli da visitare, sono molto rumorosi colorati ma veri, trovi ti tutto i venditori sembrano usciti da racconti...dispiace sentire che piccoli ragazzini non siano li ad aiutare occasionalmente la famiglia ma per lavorare e guadagnare qualcosa da portare ai propri cari...
RispondiEliminaQuadretto davvero ben riuscito, tra sapienti giochi di chiaroscuro e lievi sbuffi di poesia. Muovendosi all'interno sembra quasi di stare in un'altra dimensione... Ciao.
RispondiElimina@Vele: aveva proprio lo sguardo perso di un bambino, l'uomo coi palloncini...Ciao: buon capodanno celtico e festa di Ognissanti!
RispondiElimina@Pippi: grazie della visita. Purtroppo alcuni ragazzini abbandonano la scuola spesso solo per la lusinga di qualche euro. Ciao!
@Dr.Peter: posso eleggerti mio commentatore ufficiale o... sei già impegnato?! Ciao, grazie.