martedì 25 ottobre 2011

A Palermo in canoa



Non è necessario scomodare Manzoni - che fa coincidere con un acquazzone la fine della peste - per ricordare che la pioggia ha una valenza purificatrice, oltre che di ristoro e frescura. Con spirito simile noi palermitani aspettiamo le piogge autunnali, dopo l’estate e i miasmi irrespirabili causati dalle montagne di immondizia.
La pioggia c’è stata, ma non ha recato l’atteso refrigerio: a Palermo i cittadini hanno assistito allibiti all’allucinante spettacolo di strade trasformate in torrenti, con i rifiuti che galleggiavano dappertutto. Per non parlare delle piogge torrenziali che a Giampilieri, due anni fa, hanno causato decine e decine di morti.
Si certo, le piogge erano state più violente del solito: ma c’è stata sicuramente una responsabilità tutta umana nella tragedia di Giampilieri.
Così nello spettacolo indegno che vediamo a Palermo, per un temporale. Quando un mio vicino si fa filmare in canoa, nella strada inondata. E va su youtube.
 Maria D'Asaro ("Centonove": 21 ottobre 2011)

5 commenti:

  1. «Con le pinne, fucile ed occhiali...» così cominciava una vecchia canzone dedicata all'estate. Ma in Italia è bene portarseli in ogni stagione, insieme all'ombrello, e alla canoa sul tetto dell'auto. Questi mari davvero non dovremmo solcarli... Ciao!

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  2. Anzi, scusa, il fucile meglio di no... Anche se di molluschi e polpi politicanti ce ne sarebbero tanti tanti...

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  3. @Calzino e dr.Peter: mi è capitato di avere 10 cm. di fango nel box sotto casa. Ho dovuto gettare tutto quello che c'era a terra: palline di Natale, libriccini di favole, alcuni pupazzi... E poi la puzza nauseante di marcio, di muffa. Penso ai poverini che hanno perduto la casa, o addirittura la vita, travolti da acque assassine. Che pena.
    Ciao a tutti e due. Grazie dell'attenzione.

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  4. anche a mondello uso la canoa infatti la parcheggio accanto alla macchina solo quando piove..

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