lunedì 27 agosto 2018

Do svidaniya/arrivederci, grande Russia ...

Guglie dentro il Cremlino (foto mari@dasolcare)
      Cosa si porta a casa un’italiana dal viaggio intorno al 59° parallelo, nella grande Russia, in visita alle capitali san Pietroburgo e Mosca? Intanto la consapevolezza di camminare sul suolo dello stato più vasto del mondo, con i suoi diciassette milioni abbondanti di kmq, dove, ad esempio dal finestrino del treno che porta da san Pietroburgo a Mosca, lo sguardo si perde nell’infinita pianura piena di betulle e anche il cielo sembra sconfinato. 
       Si porta a casa la sensazione di una terra speciale, dove tutto, guardato con i nostri occhi, è smisurato, e non solo come dimensione fisica: smisurato come l’odio di Pietro il Grande per la sorella Sofia che voleva estrometterlo dalla successione, odio che lo indusse a stroncare con estrema durezza la congiura da lei ordita, e poi a lasciare Mosca per fondare, il 27 maggio 1703, sul Baltico la nuova capitale che prese in suo onore il nome di san Pietroburgo; smisurato come l’oro che ricopre le migliaia di cupole delle chiese ortodosse, che riempiono l’aria di bagliori dorati; smisurato come il potere dei suoi capi, prima degli zar e poi del glorioso e terribile Partito comunista, che hanno riempito Mosca di segni tangibili del loro dominio assoluto.
         La turista italiana porta ancora con sé la magnificenza delle residenze imperiali in stile barocco russo: ad esempio, quella estiva di Caterina I a Carskoe Selo – nota anche come residenza Puškin  - e quella del Palazzo imperiale d’inverno a san Pietroburgo, ora sede dell’Ermitage, museo che ospita una delle più importanti e vaste collezioni d’arte del mondo; entrambe opere, nel diciottesimo secolo, dell’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli.
      Infine, alla viaggiatrice fortunata di ritorno dalla Russia, tratte dal libro “Ricordi di un viaggio in Palestina”, risuonano le parole di Matilde Serao: “Ogni paese ha un’anima, lo sapete. Dove essa risiede mai? Inafferrabile e pure reale: fuggitiva e pure onnipresente, fluttuante, fluida, l’anima di un paese è, talvolta, negli occhi delle sue donne, in una sua via, in un paesaggio, a una cert’ora, in un frammento di statua, in un’arme arrugginita, in una canzone, in una parola.”
       Dove risiede oggi l’anima russa? Nei tanti uomini d’affari che vanno di fretta tra i grattacieli di Moscow-City o tra i giovani monaci ortodossi che popolano il monastero della Trinità di san Sergio, a 70 km. da Mosca?  Tra i camerieri della Russia asiatica che servono con pazienza i tanti turisti occidentali o nello sguardo deciso della poliziotta che effettua i controlli in uno dei tanti aeroporti di Mosca? Oppure nella serietà e nella cura  paziente con cui un’addetta alle pulizie toglie qualche foglia meno verde delle altre nel giardino all’interno del Cremlino? O forse nella vecchia senza età, infagottata di gonne e  mantelli, che passa impassibile davanti al monumento di Marx?
In tutti, forse. E in chissà quanto altro ancora ...
       Do svidaniya/ arrivederci, grande Russia. Grazie di averci mostrato quanto varia e misteriosa sia la tua terra.

Maria D’Asaro, Il Punto Quotidiano, 26.8.18

Mosca - Piazza Rossa

                                         Cattendrale dell'Annunciazione (Interno Cremlino)


                                          Cattedrale dell'Arcangelo (Cremlino)

                                          Cattedrale dell'Assunzione (Cremlino)

                                      Campanile di Ivan il Grande con campana della Zarina



                                                      Giardini all'interno del Cremlino

                                                          Teatro Bolscioi: giorno

                                                           Teatro Bolscioi: notte

                                          Soldato di guardia al Monumento del Milite Ignoto

                                                        La Duma, il Parlamento russo

                                                                            Karl Marx
                                                   "Proletari di tutto il mondo, unitevi!"

                                                                       Vladimiro I


                                                                     Fiume Moscova


Dal blog Persona e Comunità, che ringrazio:

8 commenti:

  1. Quanto ho amato la letteratura russa e continuo anche adesso, non so immaginare le tante emozioni che conservi di questo viaggio. Anche se dalle tue parole e dalle foto le intuisco :D

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    1. @Santa: è stata una fortuna poter "assaporare" qualcosa della grande Russia. Un abbraccio. Bentornata!

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  2. Una descrizione stupenda della grande Russia e della sua anima complessa, varia, "smisurata" negli spazi e nei sentimenti. Belle anche le fotografie!
    Anch'io ho amato e amo la letteratura russa (in particolare Dostoevskij). Grazie!

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    1. @gian maria: grazie dell'apprezzamento. Ringrazio il Cielo per avuto l'opportunità di fare questo viaggio. E' stato per me commovente camminare nella via Arbat, tante volte citata da Tosltoj e ammirare la statua di Dostoevskij, davanti alla grande biblioteca di Mosca. Condivido con lei l'amore per i grandi scrittori russi. Saluti cordiali.

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  3. Grazie per questo assaggio fatto di assaggi

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  4. Cara Maria, ho letto i tuoi resoconti di viaggio... sono fantastici! Da sempre sono affascinata dalla Russia, complice un amore viscerale per l’opera di Dostoevskij che mi porto dentro da vent’anni ormai. Ma non ho mai avuto il coraggio di visitare questa terra, forse per le sue molteplici anime, forse perché implica cambiare sin troppo il punto di vista, ahimé, eurocentrico che volente o nolente mi appartiene. Sono sicura che un giorno visiterò la Russia. Grazie per le tue parole bellissime, profonde e delicate!

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    1. Cara Veronica: anche per me il viaggio in Russia è stato una scommessa anche contro miei pregiudizi, contro mie idee e paure. Sono felice di averlo fatto: visitare, sia pure per pochi giorni, la terra di Dostoevskij e Tolstoj mi ha dato sensazioni, emozioni e conoscenze davvero forti e significative. Grazie dell'apprezzamento! Ti auguro di potere visitare la Russia appena possibile.

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