giovedì 14 ottobre 2021

Alessandro e Giulia: l'incontro a Parigi

Alessandro Manzoni (di Maria Cosway) - 1805 circa
    Vincenzo Monti, in un suo soggiorno a Parigi, fu ospite di Giulia e di Carlo Imbonati: era non molto tempo prima che Imbonati morisse. Vincenzo Monti parlò di Alessandro. Imbonati allora scrisse ad Alessandro e lo invitò a venire da loro. Sentiva curiosità di conoscerlo e si sentiva in colpa, non avendo mai né lui né Giulia pensato seriamente a quel ragazzo che cresceva lontano. E lui in verità gli aveva portato via la madre. Inoltre forse inconsciamente prevedeva la propria morte e voleva che Giulia avesse il figlio accanto a sé. Alessandro aveva ora diciannove anni.
   Ricevuta la lettera di Imbonati, chiese a don Pietro il denaro per la partenza. Don Pietro gli diede il denaro e pensò alla sua partenza con un senso di liberazione. Nella primavera, giunse la notizia che Imbonati era morto. Alessandro partì per Parigi in giugno.
    A Parigi, in rue Saint-Honorè, madre e figlio si trovano uno davanti all’altra e si guardano come due che non si sono mai visti prima. Non sono madre e figlio ma una donna e un uomo. Lei soffre per una recente perdita e porta i segni del dolore su viso. Lui si sente a un tratto chiamato a esserle di sostegno. Non sono madre e figlio perché tra loro i vincoli materni e filiali sono stati lacerati nel corso degli anni, vivendo essi lontani uno dall’altra ed essendo ognuno dei due desideroso di dimenticare l’altro.
    In lui l’immagine materna che l’ha lasciato solo e si è dileguata è stata sotterrata nella memoria emanando angoscia e ispirandogli un confuso rancore. In lei l’immagine infantile a cui non ha dato tenerezze materne e da cui è fuggita è stata sotterrata emanando angoscia e rimorso. Tutto questo retroterra di sentimenti sepolti rinasce fra loro di colpo e subito di nuovo sprofonda nell’oscurità. Sprofonda però gettando lampi e clamori ed essi ne sono assordati e abbagliati. Per l’uno e per l’altra comincia una nuova esistenza.

Natalia Ginzburg: La famiglia Manzoni, pag.20 (Einaudi, Torino, 2016)

                                                           Carlo Imbonati (autore ignoto)

4 commenti:

  1. Manzoni non è tra i miei preferiti.
    Ciao Maria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Gus: quello che mi sta intrigando è la fine analisi psicologica che fa la Ginzburg delle relazioni complesse tra Manzoni e i suoi. Buona serata e buonanotte.

      Elimina
  2. Un brano intenso, e avvincente, letto con immenso piacere...
    Buon fine settimana e un sorriso,silvia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Silvia: grazie della tua cordiale attenzione. Buona domenica, ricambiando il sorriso.

      Elimina