Nella sua attuale incarnazione, nostra signora si occupava attivamente di calcio.
Come mai? - potrebbero chiedersi i 25 affezionati lettori. In verità a nostra signora, anche in secoli diversi dall’attuale, non dispiaceva seguire le partite e tifare per la Nazionale italiana, ma ora il suo ruolo era diverso: era ormai arbitro ufficiale di una FIGC privata, con tanto di fischietto, cartellino giallo e rosso, se necessario, e taccuino per le annotazioni.
Perché nostra signora aveva due nipotini appassionati della disciplina che avevano bisogno di una persona che arbitrasse la partitella domenicale nel giardino di casa. Visto che gli zii erano lontani, il papà aveva spesso turni di lavoro festivi, la mammina era in altre faccende affaccendata e gli altri tre nonni erano, per vari giustificati e ingiustificati motivi, assolutamente indisponibili, rimaneva solo la scrivente ad arbitrare: traversa… rimessa laterale… punizione… contrasto irregolare… cartellino giallo… fallo di mano… corner… trattenuta… goal!
Fuori onda, oggi giornata dedicata a san Giuseppe, santo molto apprezzato in Sicilia.
Il nonno materno, nonno Turiddu, era solito ripetere quest’invocazione:
San Giusippuzzu, vui fustivu patri
Vergine fusti comu la Matri
Maria la rosa, Giuseppe lu gigliu
Datinni aiutu, cunfortu e cunsigliu
E non avevi neanche il VAR di supporto.. ahah
RispondiElimina@Franco: l'avevo chiesto il Video Assistant Referee... ahah. Buona giornata!
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