sabato 22 gennaio 2011

L'AMACA



(Ciò che sottolinea Michele Serra, a mio avviso, è una verità semplice, pura. Che, purtroppo, si rischia di smarrire. Smarrendo anche noi stessi.)

E' una sensazione strana. è come se si dovessero capire daccapo, spiegare daccapo, cose che parevano assodate, condivise, perfino ovvie. Che, per esempio, prostituirsi per fare carriera è una cosa che accade, ma non è una cosa nobile, e non fa parte della libertà: fa parte delle antiche servitù dei poveri ("Le disgraziate si son vendute – per una cena, per un grembial", Canto degli sfruttati, fine Ottocento). Che doversi inchinare ai potenti capita, ma vantarsene con le amiche, e addirittura con i genitori, non è usanza, tra le umane e gli umani. Che un padre o una madre che incitano la figlia a sgomitare per raggiungere prima delle altre il letto del padrone non sono un buon padre e una buona madre, in nessuna epoca, a nessuna latitudine.
Che l´amore gratuito ha più valore, più bellezza e infinitamente più potenza dell´amore a pagamento. Che esiste una differenza sostanziale, e percepibile anche dai semplici e dagli incolti, tra i gesti dignitosi e i gesti umilianti. Che il maschio anziano che compra la ragazza giovane merita pietà, ma mai ammirazione. Ecco, di queste e altre cose, nel paese Italia, in questo scorcio di tempo, sembra perduta ogni certezza. Non lo dico con rabbia o sconforto. Ne prendo atto, questo sì. E dunque: ripetiamo daccapo, tutti insieme, a partire dal rigo due: prostituirsi per fare carriera (eccetera eccetera).
M. Serra (Le Repubblica, 21.1.2011)

4 commenti:

  1. Quanto ancora dureranno questi daccapo? sono così in crisi, mi verrebbe da scappare subito in un altro paese: anche con tutti i problemi che potrebbe avere, non sarebbero mai squallidi e insormontabili come quelli italiani.

    Nausea.

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  2. e si, michele serra ha proprio ragione. prendiamo atto e se possibile cambiamo Tstao. di cambiare l'Italia non se ci riusciamo. è triste maè la realtà.

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  3. @Calzino e Paciuffo: insieme, quindi, contro questo marciume.
    Non possiamo scappare, ragazzi: teniamoci per mano e...resistiamo!
    Sono un'insegnante: non sapete, ma forse potete immaginarlo, che fatica faccio con i ragazzi a fargli sognare un mondo migliore...
    Buona domenica.

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  4. Giustissimo! Sottoscrivo mille volte queste parole... quello che mi fa rabbia è certe donne facciano di proposito questa vendita del loro corpo, creando e pubblicizzando un'immagine vergognosa del nostro genere e dando l'idea che sia uno dei modi più proficui di trovar lavoro/benefici per una donna!

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